Metodo di lavoro e strumenti. Per motivi di chiarezza, il Piano generale di Fattibilità è diviso nei seguenti 4 ambiti tematici, entro cui vengono raggruppate le azioni di progetto: Accessibilità; Servizi; Sistema Naturale; Sistema storico culturale. Ogni progetto è riportato in una scheda, con indicatori e descrittori di ambito. Lo strumento della scheda ha reso più agevole il lavoro del Comitato e nello stesso tempo rende il progetto più fruibile e leggibile, sia nella sua specificità sia in collegamento con gli altri progetti.
1. Accessibilità.
E’ l’insieme degli accessi e dei sentieri, che, collegati tra di loro, rendono vivo e fruibile l’organismo del parco. In questo ambito convergono:
-il sistema degli accessi, di cui già si è fatto menzione nelle azioni preliminari;
-i parcheggi. Si prevede un parcheggio con circa 100 posti macchina all’ingresso principale della SS.Appia. Zone sosta di limitate dimensioni, ma in modo da prevedere la fermata anche di un pullman turistico, sono previste agli ingressi di Fontanaccio e Base-Sostruzione;
– i percorsi. Nel loro insieme costituiranno un articolato sistema sentieristico con varie destinazioni:A) Percorso “salute”, semplice o con punti attrezzati in mezzo al verde, in luoghi panoramici e nelle valli, per ritrovare il benessere psicofisico; il gusto del camminare o del correre o del fare esercizi fisici in un luogo salubre, anziché nelle strade urbane in mezzo al traffico; B) Percorso della scienza. La riserva naturale e l’orto botanico saranno dotati di cartelloni e targhe illustrative; avranno inoltre dei percorsi dedicati, con zone pausa per riflettere sulle essenze vegetali autoctone o impiantate a vari scopi sul luogo; C) Percorsi culturali e della memoria. L’ambizione è far ritornare Ariccia ed i Castelli Romani al centro del turismo, non solo d’élite, di studiosi e di artisti, come ai tempi del Grand Tour, ma dei cittadini. E’ intenzione di realizzare un Parco culturale a percorsi tematici, con indicazioni, iscrizioni, tavole e luoghi panoramici attrezzati, per ispirare artisti e rievocare le gesta dei popoli latini e gli antichi miti .
Nel bosco di Colle Pardo chiunque potrà trovare, grazie al nostro progetto, spazi in cui fermarsi; aree con riferimenti storici e mitologici dove riflettere e meditare; una postazione dove trarre ispirazione in “plain air”, per gustare e comporre arte, al brusio delle foglie e delle chiome degli alberi; nella piena luce del giorno o al Tramonto sul Tirreno.
Una cartellonistica appropriata verrebbe a soddisfare il bisogno di conoscenza, che spesso i turisti manifestano e che oggi è del tutto trascurato e rinnoverebbe la memoria dei percorsi umani, storici, religiosi, della vita contadina ed agropastorale di un tempo.
Giustamente Giorgio Magistri, presidente del Comitato Scientifico, scrive in un suo articolo pubblicato sulla rivista Castelli Romani “Salire sul Colle rappresenta un’immersione nella psicogeografia personale e, tuttavia, anche sociale, storica e geomorfologica dei Colli Albani” e definisce il Colle “luogo-culla” e l’esperienza che se ne può trarre, salendovi, “tour panoramico dell’intimità”, dove scavo geologico, archeologico e archivistico s’incrociano e si fondono in un unico, irripetibile luogo, che accomuna due città: Genzano ed Ariccia, in un ideale abbraccio con la loro antica storia”.
In questo rapporto affettivo, personale, che può instaurarsi con l’ambiente Colle Pardo e in particolare con la Flora che più la contraddistingue (i castagni, i pini e le querce secolari che si conservano in alcune aree del Colle), si potrebbe promuovere l’iniziativa dell’adozione degli alberi più significativi e pregiati, secondo il progetto formulato dal CO.N.AL.PA. (Coordinamento Nazionale per gli alberi e il paesaggio.
L’Associazione Colle Pardo si impegnerebbe a fare una catalogazione delle alberature storiche e degli esemplari più importanti, per consentire ai cittadini e alle famiglie l’adozione. Ai cittadini verrebbe dato un cartellino che attesterebbe la titolarità dell’azione, che potrebbe essere anche tramandato di generazione in generazione.
Adottare un albero sarebbe come adottare un figlio: significherebbe prendersi cura, farlo crescere, preservarlo da agenti dannosi. L’effetto generale sarebbe una cultura diffusa del bene pubblico, del verde, dei parchi; e un senso di appartenenza alla comunità più stretto e partecipativo.
2. Servizi
S’intende per servizi l’insieme di strutture e di edifici destinati ad un determinato scopo: luoghi di accoglienze, di ricettività, direzione, coffée pot, ecc. oppure le attività con scopi prevalentemente sociali: es. ippoterapia, pet-terapia, parco avventura, ecc. Si prevedono i seguenti servizi:
Aula decentrata. Colle Pardo è un paesaggio, nel cui panorama sono compresi tutti gli avvenimenti che riportano ai miti fondativi della cultura dei Latini e di Roma. E’ geografia e storia che si snoda sotto gli occhi e diventa per questo luogo dell’anima.
Aula decentrata è tutta la collina, ma in particolare la sua sommità, che è un libro aperto all’infinito: cielo, terra, mare, boschi, borghi, strade. Quest’aula naturale non prevede strutture coperte, ma solo un punto dove accogliere e poter far sedere alunni, studenti, insegnanti e accompagnatori, di ogni ordine e grado, studiosi, artisti e qualsiasi persona interessata all’osservazione diretta della natura e delle tracce di storia; per un’esperienza in cui la curiosità e il desiderio di apprendere e di spiegarsi le cose diventa un bisogno e un piacere esistenziale.
Verranno collocati, in modo contenuto e ben studiato, dei pannelli con didascalie, per orientare l’osservazione e sensibilizzare i visitatori sulla bellezza del luogo.
Casino di Caccia degli Jacobini. Ricostruire il Casino di caccia sul sito originario, in forma decorosa e moderna e con la cubatura precedente è un atto di risarcimento, non solo di un’opera famosa e caratteristica, ma dei personaggi ed eventi, importanti per la storia dei Castelli Romani, ma anche a livello nazionale. Posizionata sulla sommità nell’area dell’aula all’aperto, avrebbe funzioni di: sede operativa dell’Associazione con segreteria, coffée house, per un piccolo ristoro dei visitatori; con sala decorata o addobbata di quadri e di fotografie, sezione museo dei reperti storici e luogo di incontri, di studio, di conferenze.
Casale lato sud del parco. Ricoperto dall’edera che fa da tetto, rendendolo invisibile nel bosco di castagni, esiste sul lato sud del colle un fabbricato di circa 250q di superficie. La costruzione ammonta a più di un secolo. Di forma rettangolare di circa 27 metri per 9 metri. Una parete divisoria longitudinale con fornici rivestiti di mattoni rossi delimita in due ali comunicanti l’intera superficie. Al di sotto del pavimento è probabile una cisterna per la conserva dell’acqua. Essa è scoperta su due angoli e quindi è pericolosa per chiunque dovesse accedervi.
La posizione è comoda, in quanto è pianeggiante, non distante dalla sommità e in un punto di confluenza con il percorso archeologico che sale lungo la sostruzione e l’area da adibire a orto botanico e al campo per l’ippoterapia.
Ricostruire questo edificio, significherebbe dotare il Parco di una struttura polifunzionale fondamentale: reception per tutte le attività previste nel parco; ostello della gioventù e luogo di pernottamento per gruppi di studio, di turisti appassionati della natura e dell’archeologia; sede di accoglienzadei pellegrini della via Francigena del sud e della via Appia Antica e accantonamento di Boy scouts, di studenti per campi scuola, per scuole estive; reception per l’attività di ippoterapia. Una stanza potrebbe essere destinata infine a laboratorio per le attività dell’orto botanico e archeologico.
Ippoterapia e Pet-terapia. Il territorio di Colle Pardo è un valore in sé, ma può avere anche un valore aggiunto, offrendo dei servizi sociali ai cittadini, anche se in modo limitato e non invasivo. L’ippoterapia e la Pet-terapia potrebbe essere uno di questi servizi. Andare a cavallo o con il cavallo in un’area apposita o attraverso un sentiero nel bosco di Colle Pardo, tra Natura e storia e miti antichi, è un’esperienza di grande emozione e di grande effetto umano. L’interrogativo di base che ci si pone è che l’ippoterapia di per sé, o realizzata in autonomia o in convenzione con soggetti ed enti esterni, richiede l’allestimento di strutture e servizi notevoli: Box per gli animali, area di pascolo durante il riposo, fienile, abbeveratoi, ecc. E poi i servizi per l’accoglienza degli utenti e degli accompagnatori: servizi igienici coperti per le persone disabili, tettoie coperte con tavoli e panchine per sostare durante le attese dei turni, ecc. E’ evidente che questo servizio è di grande impatto sociale e potrebbe portare anche posti di occupazione, ma richiede notevoli investimenti iniziali ed anche risorse idriche non scarse.
Parco Robinson o d’avventura. Si tratta di un’attrattiva sportiva, di avventura e di movimento per i giovani, che nell’area dei Castelli sembra che non esiste. L’area da destinare a quest’attività è individuabile, tra la pineta e il bosco di castagni, nel lato ovest, che è suggestivo e panoramico, e dà verso il mare e sull’area archeologica di Vallericcia
Campeggio. L’ipotesi del campeggio è allettante, non però inteso nel modo corrente di luogo di stazionamento di roulottes, tende, macchine, sevizi igienici, ecc. Ma inteso come luogo di possibile accoglienza per quei turisti che, innamorati dei parchi, dei luoghi di pellegrinaggi, partono a piedi o in bicicletta, come studiosi e per un’esperienza più mistica che mondana. Colle Pardo in questa seconda ipotesi, come già accennato prima, potrebbe essere un punto importante dell’itinerario della via Francigena del Sud, che lo collegherebbe con i luoghi della spiritualità europea. Il progetto potrebbe avere il patrocinio del Consiglio d’Europa, proprio perché Colle Pardo poggia sui luoghi sacri della via Appia Antica, sul celebre viadotto dell’arteria romana noto come Sostruzione, realizzato alla fine del II sec. a.C. e forma un continuum con i territori di Nemi, di Castel Gandolfo e gli altri Comuni.
Area Cinofili. Per soddisfare le numerose richieste di cittadini, verrà riservata un’area di circa 2.000 metri, per dare semplicemente la possibilità ai cani di muoversi in libertà nel territorio, vivendo essi nella maggior parte dei casi in uno stato di quasi cattività domestica. L’area potrebbe inoltre essere attrezzata per realizzare un’attività di “dog agility”, come uno sport fatto di prontezza, di agilità, ecc. Quest’area è individuata sul lato destro subito dopo il cancello dell’entrata SS.Appia, adiacente all’area picnic, utilizzata dalla Casina delle rose. Necessita la recinzione di tre lati, essendo il quarto lato già protetto dalla rete.
3. Sistema Naturale
Riserva di essenze vegetali originarie, orto botanico. Questo è il punto più importante del nostro programma, per varie ragioni. M.Biaggi fa notare:”Colle Pardo rappresenta una delle poche realtà boschive dei Castelli Romani ricca di specie botaniche officinali, sia arboree che arbustive presenti grazie alla sua posizione geoclimatica. Costituisce una ricchezza da conservare, poiché da millenni caratterizza e differenzia il bacino vulcanico laziale rispetto ad altri territori. Pochi sanno, inoltre, che un territorio come Colle Pardo potrebbe, se adeguatamente conservato, assorbire l’intera CO2 prodotta da un paese di circa 18.000 abitanti come Ariccia. Oltre al ricambio, ossigenazione dell’aria e fonte di legname, Colle Pardo potrebbe costituire un’oasi di Specie botaniche in estinzione e porsi come volano di sviluppo ambientale, turistico, culturale dei Castelli Romani”.
L’orto botanico pertanto non deve essere visto come una realtà statica, ma dinamica, che si evolve e si arricchisce nel tempo. Si prevede di realizzare: la catalogazione delle piante; i percorsi dedicati ed aree stazioni con tabelle illustrative; l’avvio dello studio, della ricerca e sperimentazione sulla produzione delle essenze vegetali, in collaborazione con l’Università e con l’Ordine dei farmacisti. Inoltre l’individuazione di aree per alberi da frutta resistenti alle malattie e possibilmente un luogo dove far rifiorire l’antico roseto ed altre cose ancora. Colle Pardo può diventare quindi un laboratorio delle essenze vegetali, con possibilità di un indotto economico e di posti di lavoro.
Apicoltura. L’impianto di apicoltura è strettamente connesso con la vocazione della riserva naturale e dell’orto botanico. Collocare le arnie sul territorio di Colle Pardo non richiede cure assidue e potrebbe essere un’attività finalizzata a tre scopi principali: -produrre il miele, che verrebbe di ottima qualità da commercializzare; -incrementare il processo di impollinazione degli alberi da frutta, con possibile aumento della loro produzione; -avere, attraverso le api, il controllo sullo stato di salute dell’ambiente naturale.
4. Sistema storico culturale
Parco Archeologico dell’Appia Antica. Colle Pardo è un monumento, in cui la sua anima visibile è il paesaggio e il verde; l’anima invisibile è quella stratificata nella storia e nell’archeologia. Riserva naturalistica e scavi archeologici valorizzano questi due aspetti. Si prevede pertanto il recupero della viabilità e delle testimonianze archeologiche (campagna di scavo), con priorità all’area adiacente la via Appia, dall’inizio della “Sostruzione” sino al XVII miliario, area a monte della ‘via Romana’ che si presta in modo particolare alla realizzazione di un percorso di visite archeologico-ambientali integrabili con l’aula didattica sulla sommità. Lungo il percorso verranno sistemate tabelle tematiche e segnaletica integrati con i pannelli didattici all’interno dell’Antico Casino di Caccia degli Jabobini.